Rifacimento della copertura e rinforzo strutturale dei sottotetti della Chiesa del Castello di San Polo in Rosso, Gaiole in Chianti (SI)
Credits
Luogo: Loc.San Polo in Rosso, Gaiole in Chianti, Italy
Cronologia: 2016
Architettura: Arch. Augusto Mazzini – Arch. Paolo Mazzini
Strutture: Ing. Francesco Vannini – SITingegneria
L’intervento in oggetto riguarda il restauro della copertura ed il consolidamento dei solai del sottotetto della Chiesa del Castello di San Polo in Rosso, nel comune di Gaiole in Chianti.
La copertura della Chiesa, con struttura lignea e forma a capanna, ma disassata rispetto alla pianta della chiesa, si estende ad altri locali attigui, essendo stata realizzata – nella sua forma attuale – in epoche posteriori alla costruzione della Chiesa e del suo soffitto che si presenta come una copertura in muratura con volte a crociera e costoloni, sia sulla navata principale che su quelle laterali.
Sulla base dei rilievi e delle analisi effettuate si è potuto avere una prima indicazione sullo stato di conservazione delle strutture principali e secondarie.
L’intervento strutturale è stato guidato da due linee precise: il massimo recupero delle strutture esistenti ed il mantenimento della configurazione strutturale e spaziale originaria. Questi obiettivi sono stati perseguiti attraverso una valutazione puntuale di ogni elemento esistente e l’inserimento di rinforzi locali realizzati con materiali compatibili.
Al di sopra dell’orditura secondaria è stato inserito un tavolato ligneo con la duplice funzione di irrigidimento strutturale – come elemento di controvento generale – e di sostegno del manto di copertura e della membrana impermeabilizzante; lo stesso permette inoltre di impedire lo scorrimento di coppi e tegole nonché l’infiltrazione di acqua piovana sulla struttura sottostante.
I pilastri lignei, caratteristici della copertura, sono stati mantenuti nelle dimensioni e nelle forme originali, con minimi interventi di regolarizzazione agli incastri e nelle chiodature.
Gli alloggiamenti delle travi principali nelle murature sono stati resi più solidali ed elastici mediante l’introduzione di “culle” in acciaio nella muratura, adeguatamente collegate ad essa e con le minime dimensioni sufficienti; tali culle sono state inoltre collegate tra loro, nei lati longitudinali attraverso un sistema lineare metallico fatto di elementi di ridotte dimensioni annegati nella calce e nella muratura.
Si è provveduto inoltre al ripristino delle murature nelle parti rovinate ed alla loro pulitura dalle efflorescenze e dalle piante, senza però prevedere ulteriori interventi.
Per quanto riguarda i locali sottostanti alla copertura, si è intervenuto solo sui solai dei medesimi, sostituendo gli elementi della struttura principale e secondaria palesemente degradati quali travi o travicelli spezzati, sottodimensionati, marcescenti, deformati o ammalorati; in tutti questi casi si è intervenuti con materiali omogenei per forma, essenza e dimensione.