Nuovo edificio adibito a centro ricerche nello stabilimento nello stabilimento industriale di Rosia, Sovicille, Siena
Luogo: Siena, Italy
Cronologia: 2001-2003
Committente: Privato
Architettura: Arch Roberto Fineschi
Strutture: Rodolfo Casini con Francesco Vannini – SITingegneria
Importo lavori: 25,000,000 €
II nuovo edificio del centro ricerche si trova nell’area destinata a parco scientifico all’interno dello stabilimento ex Chiron di Siena, oggi GSK. Nasce come ampliamento del fabbricato esistente del 1969 al quale è collegato con un passaggio sospeso vetrato. Il fabbricato si sviluppa per circa 1900 mq su tre livelli. Le funzioni tecniche e logistiche sono posizionate al piano interrato, mentre i piani superiori accolgono gli uffici ed i laboratori di ricerca.
Strutture
La struttura dell’edificio si compone di tre corpi principali che corrispondono alle diverse funzioni svolte al suo interno. Il primo ha una struttura portante in calcestruzzo armato e solai del tipo prefabbricato adatti a coprire luci di 12 metri. Il secondo elemento, occupato dagli uffici e dai laboratori, è una struttura metallica con solai in lamiera grecata. Il terzo corpo è un vano interamente interrato affiancato all’edificio principale in modo che il solaio di copertura abbia la funzione di “piazza”, con sistemazione a verde.
I tre corpi non sono completamente separati dal punto di vista strutturale, sebbene alcune funzioni siano svolte in modo esclusivo da ognuno di essi.
La struttura di calcestruzzo assolve anche la funzione di elemento rigido in grado di resistere alle azioni dinamiche della struttura di acciaio. Questa soluzione, che sfrutta le differenti caratteristiche dei materiali, permette di rendere i prospetti principali dell’edificio di acciaio, interamente finestrati.
Le travi di copertura, centinate in stabilimento, sono rivestite da lamine di rame preossidato. Particolare cura è stata posta nel sistema di raccolta delle acque piovane in cui il canale di gronda è stato reso invisibile: un condotto longitudinale è stato inserito nel pacchetto di solaio e collegato ai canali verticali posti in prossimità delle colonne all’interno dell’edificio.
Il nuovo centro ricerche è collegato al fabbricato esistente attraverso una passerella sospesa. Quest’ultima è inclinata dal nuovo edificio verso il vecchio, a causa della differenza di quota dei piani, di conseguenza i telai portanti, hanno lunghezze differenti.
La struttura consiste in due travi reticolari, che costituiscono le pareti laterali, a sostegno degli impalcati di calpestio e di copertura. Il materiale impiegato per le pareti, interamente vetrate, è l’acciaio inossidabile. Tale scelta è motivata, oltre che da ragioni estetiche, dal fatto che le pareti sono esterne e quindi direttamente esposte agli agenti atmosferici. Il vetro della facciata è appeso alla struttura portante mediante un sistema di sospensione e costituisce l’involucro esterno del percorso.